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Lo sversamento Iplom in Sala Rossa. Doria parla di salute, bonifica e responsabilità. I VIDEO

 

I cittadini sul palco del pubblico interrompono l’esposizione del sindaco per protestare. Poi restano ad ascoltare le informazioni declinate dal primo cittadino. Chiedono bonifica totale a spese di Iplom e vogliono rassicurazioni circa gli inquinanti

tagliata

di Monica Di Carlo

Dodici ore concitatissime , dalle 19,42 di domenica sera, quando Gianni Crivello, assessore alle Manutenzioni, riceve in contemporanea la telefonata della polizia municipale del Reparto Ambiente e messaggi degli abitanti, preoccupatissimi. Sul posto c’è già un’auto del reparto speciale, oltre a due auto del distretto di polizia municipale locale. Arrivano subito anche i vigili del fuoco.
È cominciato così l’incubo per gli abitanti delle zone di Borzoli e Fegino, separate solo da un torrente, il torrente che in pochi minuti è stato investito da 800 metri cubi di crude oil appena scaricato da una nave al porto Petroli e in viaggio nelle tubature Iplom verso la raffineria di Bufala. Oggi erano in consiglio comunale a spiegare che dopo anni di disagi e di lotte per sottrarsi alla schiavitù del transito dei camion Amiu verso la discarica di Scarpino, si sono trovati addosso, a scorrere sotto le loro case, quegli 800 metri cubi di greggio che, oltre a devastare il rio, non li fa respirare e che importa se Arpal dice che non ci sono concentrazioni di inquinanti. Gli occhi e la gola bruciano lo stesso e proprio oggi, sostengono, una donna è svenuta. Sono determinati a non consentire che nemmeno una goccia di petrolio resti nella loro valle e hanno la faccia di chi non ammette repliche.

Anche per Crivello domenica sera comincia l’incubo. È ancora in centro l’ex presidente del municipio della Valpolcevera, amatissimo e stimato dagli abitanti dell’intera vallata che a lui hanno chiesto, direttamente, aiuto. In capo alle 20,15, Crivello è già nella Sala emergenze della protezione civile. Prima aveva già chiamato il vice sindaco Stefano Bernini e all’assessore Italo Porcile che vengono convocati per andare tutti assieme a Fegino. La cronistoria è stata declinata oggi davanti al consiglio comunale dallo stesso Crivello, che ha raccontato come sul posto ci fossero già i vigili del fuoco e il loro comandante provinciale, Antonio La Malfa.
Inizia così la corsa contro il tempo, con i pompieri che insieme alla polizia dell’Ambiente, gli uomini della Capitaneria e i tecnici della raffineria sistemano le panne nel Polcevera, dove i vigili del fuoco tentano di realizzare anche una sorta di diga scendendo con le ruspe dalla rampa di via Perlasca, in zona Ikea. Cominciano anche le chiusure “per ragioni di sicurezza” di via Borzoli e si decide, per limitare il traffico, di non aprire l’indomani il plesso scolastico “2 Giugno” di via Coronata, del quale in parte era già prevista la chiusura perché sede di seggio. Cominciano le telefonate ai genitori del nido, l’unico che avrebbe dovuto aprire. L’indomani arrivano solo tre bimbi, figli di genitori che era stato impossibile raggiungere.

vigili del fuoco, iplom, polcevera
Alle 22.50 Crivello incontra gli abitanti presso il circolo culturale di Fegino. Arrivano anche la presidente del Municipio Iole Murruni con diversi consiglieri. Alle 22.59 sente l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone che dice di aver sentito la prefetto e che lei ha ritenuto non necessaria l’apertura della sala di emergenza regionale della prefettura. Seguono telefonate all’Iplom e per tutta la notte tutti gli uomini messi in campo continuano a lavorare. L’indomani mattina l’Amministrazione decide di convocare il Coc (il Centro operativo comunale) per mettere attorno al tavolo tutti i soggetti impegnati nella bonifica.
Fin qui la cronistoria di Crivello, ascoltata dai residenti di Borzoli e Fegino dal palco del pubblico della Sala Rossa.
È poi intervenuto in consiglio il sindaco Marco Doria toccando i temi della bonifica, della salute e della responsabilità. A un certo punto, sul palco del pubblico si sono scaldati gli animi ed è cominciata la protesta. Dopo l’intervento degli agenti di polizia municipale per calmare gli animi, tutti sono rimasti in sala per finire di ascoltare le notizie. Al termine, i capogruppo del consiglio comunale hanno votato all’unanimità un ordine del giorno sul tema pieno delle buone intenzioni d’occasione.

Ecco il discorso del Sindaco e le contestazioni

Intanto, Antonio Bruno, capogruppo della Federazione della sinistra, Antonio Bruno, ha depositato un’interpellanza “In merito all’incidente che ha causato l’inquinamento del rio Fegino e del torrente Polcevera” per chiedere <il referto epidemiologico per verificare l’eccesso di mortalità nel distretto della Valpolcevera; attivare l’Osservatorio ambientale comunale; attivare la distribuzione di acqua potabile ove necessario; attivare un servizio navetta per portare in altre zone più salubri fasce deboli di popolazione – minori e anziani-, inserire sul sito istituzionale la mappa dell’inquinamento della zona>.

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